Terza Parte della Trilogia di Erised
Il tuo Sorriso Andaluso
Hai dato vita ai miei morti versi
circondato dai tuoi occhi, cresciuti nella riva dell’estate
circondato dai tuoi occhi, cresciuti nella riva dell’estate
che con la loro essenza li fecero universi,
lasciando terra di albe nel mio ingrigito cuore.
lasciando terra di albe nel mio ingrigito cuore.
Assente amore, hai portato alle mie quattro mura un tetto
precipitando come la pioggia d’agosto, che dalle nuvole fugge,
spargendosi difformemente nella mia anima per idratare il mio petto
mentre il sorriso tuo invernale nelle ossa mie affluisce.
E questo fiume, adesso porta un grande silenzio nella mia arte
e giammai il mio petto si trovó assediato da tanti rumori,
ricordando alla mia disobbediente anima di dimenticare d’amarti
evitando che le tue parole pernottino nei miei territori più sguarniti.
Il tuo sorriso andaluso che mi mette in una croce
che nuota nella vacuità, fuggendo dall’amore che c’è nei miei profondi abissi,
che nuota nella vacuità, fuggendo dall’amore che c’è nei miei profondi abissi,
sono l'eredità tua più triste, sono farina di dolore che il mio petto inforna.
Mia dolce Erised, il tuo sorriso andaluso che passeggia nella mia luce
strappando la mia pelle invernale, sottraendomi respiri
questa notte ai miei rotti sogni dormienti cerchia.
questa notte ai miei rotti sogni dormienti cerchia.